Una nuova concezione dei musei, ripartendo dall’accessibilità.
Ripartire dall’accessibilità: questo è stato il tema del convegno su piattaforma digitale denominato “Il museo accessibile: aperto, inclusivo, partecipativo. Costruire il futuro del patrimonio tra opportunità, creatività, innovazione”, organizzato il 26 maggio, dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.
Un “nuovo e diverso posizionamento” del museo - hanno sottolineato i promotori dell’incontro - sollecitato dall’emergenza sanitaria, che invita ad analizzare il ruolo attivo che il museo stesso sempre più riveste nelle comunità, un luogo in cui tutti si sentano cittadini.
Ripartire dall’accessibilità per rendere i musei accessibili, aperti, inclusivi e partecipativi anche alle persone disabili.
Con questo appuntamento si è analizzato il ruolo del museo nella fase di riapertura ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, per una riflessione sugli scenari che caratterizzano il futuro dell’istituzione, intesa come fattore di aggregazione, dialogo, benessere sociale e sulle strategie di eccellenza messe in atto dai siti del patrimonio italiano per passare dall’emergenza alla ripartenza.
La cultura, infatti, si configura come principale àmbito di rigenerazione sociale. Oggi riteniamo il museo come “la piazza di una città”, il centro di un nuovo umanesimo, la sede di formazione delle “comunità patrimoniali”, laboratorio di creatività, spazio di mediazione, luogo in cui sentirsi cittadini.
L’emergenza sanitaria, porta ad analizzare il ruolo attivo che il museo sempre più riveste nelle comunità, gli aspetti della fruizione diffusa e della valorizzazione sociale di cui è interprete, le rinnovate competenze richieste ai professionisti di settore, partendo dalle esigenze dell’attualità, per individuare e definire azioni e opportunità di crescita e di innovazione.